domande tipiche sul corso kite
FAQ sul kite in ITALIANO
Elenco FAQ
Q: "Vorrei iniziare a fare kite, qual è il primo passo da fare?"
A: Prima condizione per poter fare kite è saper nuotare ed iscriversi alla pagina dell'iscrizione qui.
Q: "E' possibile fare una prova gratuita per vedere se mi piace?"
A: Anche solo per "provare" serve fare una minima lezione a tutti gli effetti, come per provare a guidare un'auto o una moto, serve che qualcuno ti spieghi le minime basi. Questo è un minicorso che puoi prenotare, la quota di iscrizione agevolata varia da bassa o alta stagione (da 90€ a 120€) e se sei da solo o siete più persone.
In alcuni periodi si promozione organizziamo delle sessioni di prova gratuita, puoi prenotarti in questa pagina per essere poi inserito alla prima utile ma non è possibile sapere a priori quando ciò sarà possibile.
Q: "In che giorni fate i corsi, a che ora?"
A: Saremmo maghi se riuscissimo a sapere in anticipo quando farà vento e quando sarà quello "giusto" per il tuo livello / lezione. Quindi normalmente sarai tu a guidare i tempi del corso, cioè ci comunicherai via whatsapp, in che giorno e in che range orario sei disponibile. Benchè con le previsioni meteo non si possa mai avere certezze, noi organizziamo il calendario dei gruppi e ti confermiamo il giorno e l'ora, compatibilmente con la tua disponibilità e conferma, il giorno precedente, quando le previsioni sono al 90% attendibili.
Q: "Il pagamento delle quote è possibile via bonifico?"
A: Assolutamente sì, è possibile utilizzare l'IBAN dell'associazione:
Beneficiario: ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA NEWKITEZONE
Swift/BIC: BACRIT21508
IBAN con spazi: IT93 P030 3216 3010 1000 0011 000
IBAN senza spazi: IT93P0303216301010000011000
Come causale del bonifico indica: quota tesserato 202x (anno in corso), poi invia la ricevuta via whatsapp e email.
Il versamento delle quote va anticipato, quindi considera i tempi di visibilità del bonifico che effettui.
Q: "Da che età è possibile iniziare?"
A: Abbiamo un programma esclusivo per i bambini, già da 8-9 anni, con almeno 30kg. Loro possono terminare il corso di minikite, imparando a pilotare un kite "specifico" che NON GENERA POTENZA, e divertirsi in spiaggia o più avanti in acqua a corpo libero oppure (senza forzare i tempi ma soltanto se il bambino/ragazzo lo chiederà da solo), sarà possibile approcciare la tavola, sempre in un ambiente specifico, vigilato, privo di rischi di nessun tipo. Chiedi informazioni sui corsi specifici Junior!
Q: "Ma è uno sport che si fa tutto l'anno?"
A: Si. Ed in particolare, vento permettendo, si può praticare anche in pieno inverno naturalmente attrezzandosi con uno specifico abbigliamento tecnico (buona muta principalmente). E' da considerarsi tra l'altro che la temperatura dell'acqua in inverno è superiore a quella dell'aria. La sensazione quindi non è così fastidiosa. Perciò sia le temperature rigide dei laghi prossime ai 6/7°C che quelle di inverno a Reggio Calabria (14/15° C) non costituiranno mai un problema per uscire in kite.
Q: "Posso iniziare questo sport da solo, da autodidatta?"
A: è assolutamente sconsigliato iniziare questo sport senza il supporto di un istruttore che abbia conseguito gli ultimi standard di certificazione internazionale. Il Kitesurf è comunque uno "sport estremo" e, benché lo sia meno, grazie ai materiali ed alla tecnologia che negli ultimi anni hanno incrementato sensibilmente la sicurezza attiva e passiva, nasconde delle insidie importanti che solo un corso può evitare del tutto.
Fare "esperimenti", soprattutto all'inizio, può facilmente esporre il neofita a seri problemi e metterebbe a rischio la propria e l'altrui sicurezza.
Il 90% dei rischi sono concentrati nelle prime prove e nella prima fase di apprendimento che quindi è assolutamente opportuno sia seguita da personale qualificato e dall'esperienza di un istruttore certificato e con tanti anni di esperienza.
Q: "Un mio amico ha iniziato all'inizio da solo senza istruttore..."
A: Chi, per forza di cose, perché semplicemente nel 2000/2001 non esistevano le scuole di kite, ha iniziato da autodidatta si può considerare "un sopravvissuto" o può narrare di diverse spiacevoli esperienze.
Nessuno di loro, con maturità di oggi, infatti, consiglierebbe un amico ad iniziare "da solo". Il costo del corso non è paragonabile a nessuna di queste esperienze vissute (e scampate) da chi ha fatto esperimenti da solo.
Q: "Ma il kitesurf (/skysurf) è quello sport nel quale con l'uso di un motoscafo si viene sollevati da un paracadute...?"
A: No, non si capisce perché tanti si siano fatti questa idea... dai un occhio alla sezione video per farti un'idea precisa ;)
Ps: quello si chiama parafly o paracadutismo ascensionale :-)
Q: "Sono troppo leggera, è possibile che con un colpo di vento possa volare via..?"
A: No, ovviamente esiste la giusta misura di ala per ogni kiter. Il nostro staff saprà calibrarla con sicurezza; dai 40kg di peso fino a 120kg non avrai nessun problema in questo senso.
Q: "Pensavo di farmi dare qualche "dritta" da un amico ed avviarmi autonomamente... "
A: Imparare a fare kite in modo sicuro passa attraverso l'applicazione di collaudati schemi didattici, come la TQT o come quelli pensati da IKO, una organizzazione di visibilità mondiale, che guidano il praticante from zero to hero. Purtroppo imparare in sicurezza necessita di molto più che una serie di "dritte" non coordinate che tra l'altro finiscono solo per allungare i tempi di apprendimento nella maggior parte dei casi esponendo ad inutili rischi.
Q: "Perché consigli di fare un corso, ed in particolare un corso IKO? Non posso fare da solo da "autodidatta"?"
A: Un istruttore con esperienza adotta degli schemi di insegnamento razionali ed efficaci che consentono di arrivare velocemente ed in sicurezza all'obiettivo di essere kiter indipendenti.
Lo standard IKO, è pensato su ogni aspetto dell'insegnamento improntando tutto sulla massimizzazione della sicurezza e del divertimento.
Q: "Perchè dovrei fare il mio corso di kite qui in NewKiteZone a Reggio"?
Qui 15 motivi per fare un corso di kite IKO con noi a Reggio Calabria:
Q: "Ok, vengo a provare domani. Che porto, muta e costume...?"
A: No, la prima lezione è svolte a terra, perciò puoi usare l'abbigliamento più idoneo a stare sulla spiaggia per un paio di ore almeno.
Q: "Si chiamano kite, vele, ali, aquiloni?"
A: Tutto tranne che "vele": non c'è nessun albero in un kite che, invece vola a tutti gli effetti, mutuando tutti i termini vicini all'aeronautica più che alla nautica. Chiamare vele i kite è uno degli errori più grossolani e più comuni in Italia. I francesi, gli inglesi e gli spagnoli non si sognerebbero mai di fare una confusione simile...
Dunque "ala" è il termine più corretto e preciso, e naturalmente "kite" o "aquilone", la sua traduzione in italiano, sono termini correttissimi.
Q: "Si chiama kitesurf, kiteboarding, kite?"
A: Nella pratica attuale sono equivalenti. In realtà si sta delineando una divisione nel panorama mondiale delle discipline. In qualche modo sembra che da qui a pochi anni il kite (termine improprio per definire lo sport in italia) si "distinguerà" tra kitesurf e kiteboarding. Il primo più legato all'utilizzo dell'onda come componente primario e necessario al riding, il secondo invece all'utilizzo (ndr: più italiano) dell'acqua senza la presenza consistente dell'onda.
Q: "Kitesurfer e kiteboarder quindi sono differenti?"
A: No, si tratta di un sottile "distinguo" tra due grandi area di applicazione. Lo sport è lo stesso, e il target delle due varianti è abbastanza non così distinto.
Provando a stilare un identikit: Il kitesurfer è in genere più "avanzato" d'età, sposa le prassi comportamentali dei surfisti e come tale tende a fare "tribù" (nel senso lato del termine), anche l'abbigliamento è persino differente, più "easy"...
Beve birra o alcolici la sera... Musica hiphop, rap ecc ecc...
Il kiteboarder è invece più giovane, in genere 16/20-enne, amante del freestyle e dell'acrobazia aerea più che sull'acqua. Abbigliamento più tecnico ed appariscente, e non "sente" così tanto l'istinto del gruppo che però non disdegna. Beve redbull o coca light... musica non così definita tra house e lounge che spazia a volte fino al rock.
Ad ogni modo si tratta di una tendenza ad una distinzione assolutamente labile e generica. Nella realtà in questa fase, per lo meno, una buona parte di kiter vive lo sport in modo molto libero e dinamico. Ed è il bello di questo sport.
Q: "Ok, ma una curiosità, da dove viene la parola aquilone?"
A: L' aquilone è un vento di tramontana, proveniente da nord e nord-est, di solito impetuoso e freddo.
Il termine viene usato anche per indicare in generale vento forte.
Deriva dal Latino aquilo, -onis, cioè "vento settentrionale", probabilmente dal nome di questo vento si è poi dato il nome all'oggetto che in qualche modo è simile al moderno aquilone.
Q: [Tecnica] "Questo cos'è... un boma?"
A: Vedi Q&A precedente: si chiama barra (control bar, Eng), non boma.
Q: [Tecnica] "Come si chiamano questi? fili, corde, cime, cavi, linee?"
A: Linee (Eng, Lines) o cavi (meno preciso)
Q: [Tecnica] "Mi hanno detto che le linee del kite tagliano ma, ora in mano, non sembrano tagliare..."
A: Le linee sono fatte in Dyneema® o Spectra® (declinazioni della stessa fibra polietilenica). Sono caratterizzate da un'altissima resistenza alla trazione e dal ridotto peso. Le linee tipicamente spesse tra 1.5 e 2.0 mm quindi quando sono sotto il carico si comportano come fossero "rigide", dunque pericolose per ogni ostacolo che venisse impattato da queste in volo. Ti insegneremo come, infatti, assolutamente evitare ogni potenziale pericolo e valutare come "disinnescare" la tensione, dunque la pericolosità, di queste linee anche nel caso di imprevisto.
Q: [Leggende metropolitane] "Ad una Signora ... una volta... è caduto in kite addosso mentre prendeva il sole e dicono sia stata ricoverata..."
A: Forse più per lo spavento che per il colpo. I kite sono oggetti leggeri che possono relativamente arrecare danno da impatto.
Ad ogni modo la presenza di bagnanti sullo spot dovrebbe essere evitata (o meglio assente) per massimizzare tutte le norme di sicurezza tanto da escludere in particolare ogni possibile collisione con utenti del mare.
Idealmente uno spot professionale NON prevede la presenza di bagnanti sulla spiaggia. La nostra area infatti non consente la sosta per i bagnanti.
Q: [Leggende metropolitane] "Ci vuole una forza bestiale per fare kite?"
A: No, quella può aiutare solo a correggere gli errori semmai ma basta non farli per non averne mai bisogno. E' un gioco di tecnica e chiunque può fare qualunque cosa.
Q: [Tecnica] "Ma se cade il kite in acqua... poi riparte?"
A: Dipende dalle situazioni. Il 99% delle volte è oramai quasi banale far ripartire il kite dall'acqua. In ogni caso ti insegneremo le tecniche per fronteggiare anche quell'1% di casistica non favorevole in modo che la tua sicurezza non sia mai lasciata al caso e tu possa divertirti in autonomia.
Q: [Tecnica] "Posso far kite da solo?"
A: Nì: In linea teorica si, ma in pratica, mai uscire in mare da soli, il mare merita rispetto.
Le tecniche di decollo ed atterraggio in solitaria dovrebbero servire esclusivamente per fronteggiare situazioni di emergenza.
Q: [Curiosità] "Ho visto un video su Youtube (/internet) di un tizio che viene sollevato a 30m (/40/50/100m) con il proprio kite! Può succedere anche a me?"
A: No, tanto più che il tizio (/Eric per gli amici) è stato vittima dell'azione di un cumulonembo (particolare nube) ed usava un vecchio kite "C" del 2004. I kite moderni come quelli che usiamo per fare scuola, non corrono questo rischio e qui i cumulonembi sono del tutto rari e non faremmo mai lezione se ci fossero anche solo all'orizzonte, e ti insegneremo facilmente a riconoscerli.
Q: [Curiosità] "Un mio amico è bravissimo e fortissimo, salta dall'acqua ed atterra in spiaggia togliendosi la tavola... ci riuscirò anche io?"
A: No, si spera tu sarai più intelligente. La didattica IKO tiene a mente la propria e soprattutto l'altrui sicurezza: per noi e per te è tutto quello che deve interessare prioritariamente. La spiaggia, perciò, è un luogo di transito da usarsi per il minor tempo possibile per entrare in mare e rientrare a terra.
In particolare non è un palcoscenico ed ogni uso da "fenomeno" è solo uno stupido rischio per la collettività.
Q: [Tecnica] "Ma è vero che si può usare il kite anche sulla neve?"
A: Si, certo. Si chiama snowkite è molto di moda in diversi paesi ed ora, finalmente, anche in Italia. Le tecniche sono analoghe al kitesurf, con i pochi dovuti distinguo del caso e la maggiore attenzione che l'uso di un kite fuori dall'acqua comporta. Un corso come il nostro insegna il 90% delle tecniche che poi ritrovi tutte nella pratica sulla neve.
Q: [Tecnica] "La muta la fornite voi? è necessaria? come mi regolo?"
A: La scuola fornisce tutto il necessario, è ovvio che se hai una tua muta personale sarà certamente meglio usare quella.
Se ne vuoi comprare una, a parte i mesi estivi, considerato che per i primi tempi si passa più tempo dentro che fuori l'acqua, consigliamo una muta lunga. Come spessore dai 4/3mm (4 sul petto e 3 sulle gambe/braccia) o una 5/3 nei mesi più rigidi.
Sarà molto utile una licra lunga e/o manica corta da aggiungere o togliere ed adattare così meglio la protezione alla temperatura della giornata.
Q: [Tecnica] "Porto crema, olio, occhiali, lucidalabbra [...]?"
A: Consigliamo massima protezione al sole, soprattutto a chi non è abituato. Occorre tenere presente che abbondare in protezione è una buona idea. Infatti in acqua, generalmente, il fattore di protezione diminuisce e l'effetto "mirror" dell'acqua ne amplifica gli effetti sulla pelle. Quello che è necessario EVITARE sono cosmetici/protezioni a base troppo oleosa. Avere le mani anche appena scivolose è un pericolo che va evitato perché il controllo del kite e soprattutto l'attivazione dei sistemi di sicurezza richiedono una presa salda.
Oli e creme, poi tendono a rimanere sulle barre, in genere rivestite di qualcosa di simile allo scamosciato, per capirci, e ne compromettono le doti di grip necessarie.
Circa gli occhiali, se ne raccomanda l'uso per avere sempre una visione quanto più nitida possibile durante il pilotaggio e non rischiare di subìre l'abbagliamento del sole. Tutto il resto è a discrezione del praticante, ma la regola è "meno orpelli e sonagli si hanno meglio è!"
Q: [Tecnica] "E' necessario lavare sempre l'attrezzatura con acqua dolce dopo ogni uso?"
A: Occorre una distinzione:
per la muta e gli indumenti (boxer, lycra, cappuccio, calzari, guanti), ovviamente vanno sciacquati fatti asciugare all'aria aperta, preferibilmente in posizione orizzontale e NON direttamente al sole.
Circa ali e linee: No. Non vi sono indicazioni che riportino danneggiamenti al ripstop (materiale con cui vengono fabbricati i kite) o al dyneema (le linee) da sale/salsedine. Quindi, a meno di grossi depositi di salsedine, che potrebbero comprometterne l'elasticità, non conviene lavare l'attrezzatura a fine sessione/giornata ma piuttosto ogni 15gg/mese.
Anzi, il lavaggio con acqua dolce, è controindicato se non si ha la possibilità di asciugare completamente la propria attrezzatura. Infatti lasciare umida l'ala, per esempio, innesca formazioni micotiche, di muffe e batteriche che invece vengono contrastate dal sale dell'acqua marina.
Per Barra, Leash e tavola: Consigliata una detersione periodica al fine di non far nascere incrostazioni nei meccanismi di sgancio/molle/moschettoni/QuickRelease. Particolare cura andrebbe poi dedicata al QuickRelease di leash e CL. Ogni tanto attivateli sotto l'acqua dolce, liberateli da ogni sedimento di sabbia o salsedine, eventualmente agire con un leggerissimo intervento di grasso spray al silicone per parti meccaniche (plastica/metallo) più soggette a frizione: girelle, carrucole, ingranaggi Chickenloop/leash.
Nel caso si usi l'attrezzatura in lago, assicurarsi sempre di farla asciugare completamente prima del rimessaggio.
Per questi motivi si raccomanda l'eventuale lavaggio di tutta l'attrezzatura con acqua dolce solo ed esclusivamente la mattina, sapendo di poter far asciugare tutto durante una giornata non umida ed all'aria aperta.
Q: [Tecnica] "E' vero che occorre iniziare con tavole lunghe almeno 1,60m? E che devo cercarne una simile per il primo anno di kite?"
A: No. La tecnologia nei materiali di questo sport ha permesso di fare progressi notevoli in questa direzione. Chi vi dice qualcosa del genere viene da retaggi culturali *antichi*.
Le moderne tavole, dal 132cm ai 145cm, di opportuna larghezza più che lunghezza, si prestano all'utilizzo da parte del principiante come dell'intermedio e sono oramai da considerarsi per ogni livello come all-round.
Con le velocità a cui si progredisce oggi, avere una tavola che agevola la partenza le prime 3-4 uscite non giustifica poi l'essere penalizzato nei miglioramenti con una tavola di vecchia concezione.
Le scuole utilizzano e solo per agevolare la partenza tavole di dimensione maggiore che servono quindi solo per questo scopo didattico.
La produzione moderna, fatta eccezione per le tavole specifiche per surfare sulle onde, infatti non contempla più tavole più lunghe di 150 se non per particolari soggetti/peso e per fronteggiare particolari condizioni di vento leggero.
Il 90% infatti della tavole moderne rispecchia la considerazione che una misura intorno a 135/145 X 40/43 soddisfi la maggior parte degli utenti che abbiano già effettuato qualche partenza.
Q: "Ma tenere il kite con le braccia sembra impossibile per me..."
A: Potrebbe essere alla lunga per chiunque. Per questo si usa un "trapezio": un'imbragatura che consente di scaricare la trazione del kite sul corpo del rider all'altezza dell'ombelico circa.
Esistono due tipi di trapezi: "a fascia" o "seduta" (come un grosso cinturone) ed "a seduta" con delle cinghie cosciali che ne vincolano la posizione e gli spostamenti verticali. Il principiante, generalmente, userà il trapezio a seduta.
Q: "Posso fare kite a Reggio Calabria tutto l'anno?"
A: Pare incredibile, ma si. Salvo qualche settimana la temperatura non scende quasi mai sotto i 13° di giorno e l'acqua mai sotto i 13/14° tutto l'anno.
Consentendo di praticare lo sport con continuità laddove le temperature nazionali siano bel oltre il "sottozero" ;)
Q: "Posso venire a fare kite a Reggio Calabria giusto per un weekend? Mi organizzate tutto voi?"
A: Si. Pensiamo a tutto noi. Contattaci o contattateci, dateci una data e soddisferemo la vostra voglia di riprendere a fare kite in ogni periodo dell'anno.
Gli alloggi convenzionati sono adiacenti lo spot di riferimento e dotati di tutti i confort!
Circa il vento: mediamente è quasi sempre oltre i 16 nodi e le previsioni a 2-3gg sono quasi "certe".
In caso di mancanza totale di vento pagherete la metà dell'alloggio!
Q: "Ok, ma come si arriva a Reggio Calabria?"
A: Aereo, auto, treno, nave, traghetto! Basta dare un'occhiata alla sezione contatti qui.
Scrivici segnalando la tua Domanda/Query! ;)
A: Prima condizione per poter fare kite è saper nuotare ed iscriversi alla pagina dell'iscrizione qui.
Q: "E' possibile fare una prova gratuita per vedere se mi piace?"
A: Anche solo per "provare" serve fare una minima lezione a tutti gli effetti, come per provare a guidare un'auto o una moto, serve che qualcuno ti spieghi le minime basi. Questo è un minicorso che puoi prenotare, la quota di iscrizione agevolata varia da bassa o alta stagione (da 90€ a 120€) e se sei da solo o siete più persone.
In alcuni periodi si promozione organizziamo delle sessioni di prova gratuita, puoi prenotarti in questa pagina per essere poi inserito alla prima utile ma non è possibile sapere a priori quando ciò sarà possibile.
Q: "In che giorni fate i corsi, a che ora?"
A: Saremmo maghi se riuscissimo a sapere in anticipo quando farà vento e quando sarà quello "giusto" per il tuo livello / lezione. Quindi normalmente sarai tu a guidare i tempi del corso, cioè ci comunicherai via whatsapp, in che giorno e in che range orario sei disponibile. Benchè con le previsioni meteo non si possa mai avere certezze, noi organizziamo il calendario dei gruppi e ti confermiamo il giorno e l'ora, compatibilmente con la tua disponibilità e conferma, il giorno precedente, quando le previsioni sono al 90% attendibili.
Q: "Il pagamento delle quote è possibile via bonifico?"
A: Assolutamente sì, è possibile utilizzare l'IBAN dell'associazione:
Beneficiario: ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA NEWKITEZONE
Swift/BIC: BACRIT21508
IBAN con spazi: IT93 P030 3216 3010 1000 0011 000
IBAN senza spazi: IT93P0303216301010000011000
Come causale del bonifico indica: quota tesserato 202x (anno in corso), poi invia la ricevuta via whatsapp e email.
Il versamento delle quote va anticipato, quindi considera i tempi di visibilità del bonifico che effettui.
Q: "Da che età è possibile iniziare?"
A: Abbiamo un programma esclusivo per i bambini, già da 8-9 anni, con almeno 30kg. Loro possono terminare il corso di minikite, imparando a pilotare un kite "specifico" che NON GENERA POTENZA, e divertirsi in spiaggia o più avanti in acqua a corpo libero oppure (senza forzare i tempi ma soltanto se il bambino/ragazzo lo chiederà da solo), sarà possibile approcciare la tavola, sempre in un ambiente specifico, vigilato, privo di rischi di nessun tipo. Chiedi informazioni sui corsi specifici Junior!
Q: "Ma è uno sport che si fa tutto l'anno?"
A: Si. Ed in particolare, vento permettendo, si può praticare anche in pieno inverno naturalmente attrezzandosi con uno specifico abbigliamento tecnico (buona muta principalmente). E' da considerarsi tra l'altro che la temperatura dell'acqua in inverno è superiore a quella dell'aria. La sensazione quindi non è così fastidiosa. Perciò sia le temperature rigide dei laghi prossime ai 6/7°C che quelle di inverno a Reggio Calabria (14/15° C) non costituiranno mai un problema per uscire in kite.
Q: "Posso iniziare questo sport da solo, da autodidatta?"
A: è assolutamente sconsigliato iniziare questo sport senza il supporto di un istruttore che abbia conseguito gli ultimi standard di certificazione internazionale. Il Kitesurf è comunque uno "sport estremo" e, benché lo sia meno, grazie ai materiali ed alla tecnologia che negli ultimi anni hanno incrementato sensibilmente la sicurezza attiva e passiva, nasconde delle insidie importanti che solo un corso può evitare del tutto.
Fare "esperimenti", soprattutto all'inizio, può facilmente esporre il neofita a seri problemi e metterebbe a rischio la propria e l'altrui sicurezza.
Il 90% dei rischi sono concentrati nelle prime prove e nella prima fase di apprendimento che quindi è assolutamente opportuno sia seguita da personale qualificato e dall'esperienza di un istruttore certificato e con tanti anni di esperienza.
Q: "Un mio amico ha iniziato all'inizio da solo senza istruttore..."
A: Chi, per forza di cose, perché semplicemente nel 2000/2001 non esistevano le scuole di kite, ha iniziato da autodidatta si può considerare "un sopravvissuto" o può narrare di diverse spiacevoli esperienze.
Nessuno di loro, con maturità di oggi, infatti, consiglierebbe un amico ad iniziare "da solo". Il costo del corso non è paragonabile a nessuna di queste esperienze vissute (e scampate) da chi ha fatto esperimenti da solo.
Q: "Ma il kitesurf (/skysurf) è quello sport nel quale con l'uso di un motoscafo si viene sollevati da un paracadute...?"
A: No, non si capisce perché tanti si siano fatti questa idea... dai un occhio alla sezione video per farti un'idea precisa ;)
Ps: quello si chiama parafly o paracadutismo ascensionale :-)
Q: "Sono troppo leggera, è possibile che con un colpo di vento possa volare via..?"
A: No, ovviamente esiste la giusta misura di ala per ogni kiter. Il nostro staff saprà calibrarla con sicurezza; dai 40kg di peso fino a 120kg non avrai nessun problema in questo senso.
Q: "Pensavo di farmi dare qualche "dritta" da un amico ed avviarmi autonomamente... "
A: Imparare a fare kite in modo sicuro passa attraverso l'applicazione di collaudati schemi didattici, come la TQT o come quelli pensati da IKO, una organizzazione di visibilità mondiale, che guidano il praticante from zero to hero. Purtroppo imparare in sicurezza necessita di molto più che una serie di "dritte" non coordinate che tra l'altro finiscono solo per allungare i tempi di apprendimento nella maggior parte dei casi esponendo ad inutili rischi.
Q: "Perché consigli di fare un corso, ed in particolare un corso IKO? Non posso fare da solo da "autodidatta"?"
A: Un istruttore con esperienza adotta degli schemi di insegnamento razionali ed efficaci che consentono di arrivare velocemente ed in sicurezza all'obiettivo di essere kiter indipendenti.
Lo standard IKO, è pensato su ogni aspetto dell'insegnamento improntando tutto sulla massimizzazione della sicurezza e del divertimento.
Q: "Perchè dovrei fare il mio corso di kite qui in NewKiteZone a Reggio"?
Qui 15 motivi per fare un corso di kite IKO con noi a Reggio Calabria:
- Imparare con prima priorità la sicurezza, TUA e di chi ti circonda;
- Trovare le condizioni di vento "ideale" quasi costantemente tutto l'anno!!!
- Per godere delle temperature miti della zona tutto l'anno!
- Apprendere teorie e tecniche moderne e costantemente aggiornate;
- Minimizzare i tempi, velocizzando il tuo apprendimento con metodiche oramai collaudate e riconosciute e sempre aggiornate;
- Risparmiare denaro alla fine dei conti...
- Contare sull'esperienza di uno staff qualificato al tuo servizio non solo in acqua ma anche nei servizi di accoglienza per offrire ogni genere di confort ai corsisti ed anche agli accompagnatori/famiglie con o senza bambini;
- Avere un attestato di validità internazionale, col tuo livello, riconosciuto in tutto il mondo;
- Incontrare altri kiters di ogni parte del mondo ed allargare le amicizie o esercitare le lingue;
- Avere attrezzatura calibrata per le tue reali necessità, economizzando gli sprechi di acquisti poco opportuni e di inesperienza;
- Aver modo di provare diverse attrezzature e saggiare in prima persona le differenze;
- Minimizzare il rischio per gli altri durante il tuo periodo di insegnamento e soprattutto dopo;
- Divertirti in condizioni costantemente vigilate;
- Poter proseguire il tuo percorso post corso in una delle migliaia di scuole IKO nel mondo;
- Imparare divertendosi in un città dall'offerta storica, turistica, enogastronomica e culturale poliedrica, un'occasione quindi per visitare Reggio Calabria, la sua provincia ed i suoi spot ventosi, ma anche trekking, mountainbiking, escursioni in quota, unendo divertimento sole, mare, montagna ed esplorazione di luoghi incontaminata in un turismo sostenibile.
Q: "Ok, vengo a provare domani. Che porto, muta e costume...?"
A: No, la prima lezione è svolte a terra, perciò puoi usare l'abbigliamento più idoneo a stare sulla spiaggia per un paio di ore almeno.
Q: "Si chiamano kite, vele, ali, aquiloni?"
A: Tutto tranne che "vele": non c'è nessun albero in un kite che, invece vola a tutti gli effetti, mutuando tutti i termini vicini all'aeronautica più che alla nautica. Chiamare vele i kite è uno degli errori più grossolani e più comuni in Italia. I francesi, gli inglesi e gli spagnoli non si sognerebbero mai di fare una confusione simile...
Dunque "ala" è il termine più corretto e preciso, e naturalmente "kite" o "aquilone", la sua traduzione in italiano, sono termini correttissimi.
Q: "Si chiama kitesurf, kiteboarding, kite?"
A: Nella pratica attuale sono equivalenti. In realtà si sta delineando una divisione nel panorama mondiale delle discipline. In qualche modo sembra che da qui a pochi anni il kite (termine improprio per definire lo sport in italia) si "distinguerà" tra kitesurf e kiteboarding. Il primo più legato all'utilizzo dell'onda come componente primario e necessario al riding, il secondo invece all'utilizzo (ndr: più italiano) dell'acqua senza la presenza consistente dell'onda.
Q: "Kitesurfer e kiteboarder quindi sono differenti?"
A: No, si tratta di un sottile "distinguo" tra due grandi area di applicazione. Lo sport è lo stesso, e il target delle due varianti è abbastanza non così distinto.
Provando a stilare un identikit: Il kitesurfer è in genere più "avanzato" d'età, sposa le prassi comportamentali dei surfisti e come tale tende a fare "tribù" (nel senso lato del termine), anche l'abbigliamento è persino differente, più "easy"...
Beve birra o alcolici la sera... Musica hiphop, rap ecc ecc...
Il kiteboarder è invece più giovane, in genere 16/20-enne, amante del freestyle e dell'acrobazia aerea più che sull'acqua. Abbigliamento più tecnico ed appariscente, e non "sente" così tanto l'istinto del gruppo che però non disdegna. Beve redbull o coca light... musica non così definita tra house e lounge che spazia a volte fino al rock.
Ad ogni modo si tratta di una tendenza ad una distinzione assolutamente labile e generica. Nella realtà in questa fase, per lo meno, una buona parte di kiter vive lo sport in modo molto libero e dinamico. Ed è il bello di questo sport.
Q: "Ok, ma una curiosità, da dove viene la parola aquilone?"
A: L' aquilone è un vento di tramontana, proveniente da nord e nord-est, di solito impetuoso e freddo.
Il termine viene usato anche per indicare in generale vento forte.
Deriva dal Latino aquilo, -onis, cioè "vento settentrionale", probabilmente dal nome di questo vento si è poi dato il nome all'oggetto che in qualche modo è simile al moderno aquilone.
Q: [Tecnica] "Questo cos'è... un boma?"
A: Vedi Q&A precedente: si chiama barra (control bar, Eng), non boma.
Q: [Tecnica] "Come si chiamano questi? fili, corde, cime, cavi, linee?"
A: Linee (Eng, Lines) o cavi (meno preciso)
Q: [Tecnica] "Mi hanno detto che le linee del kite tagliano ma, ora in mano, non sembrano tagliare..."
A: Le linee sono fatte in Dyneema® o Spectra® (declinazioni della stessa fibra polietilenica). Sono caratterizzate da un'altissima resistenza alla trazione e dal ridotto peso. Le linee tipicamente spesse tra 1.5 e 2.0 mm quindi quando sono sotto il carico si comportano come fossero "rigide", dunque pericolose per ogni ostacolo che venisse impattato da queste in volo. Ti insegneremo come, infatti, assolutamente evitare ogni potenziale pericolo e valutare come "disinnescare" la tensione, dunque la pericolosità, di queste linee anche nel caso di imprevisto.
Q: [Leggende metropolitane] "Ad una Signora ... una volta... è caduto in kite addosso mentre prendeva il sole e dicono sia stata ricoverata..."
A: Forse più per lo spavento che per il colpo. I kite sono oggetti leggeri che possono relativamente arrecare danno da impatto.
Ad ogni modo la presenza di bagnanti sullo spot dovrebbe essere evitata (o meglio assente) per massimizzare tutte le norme di sicurezza tanto da escludere in particolare ogni possibile collisione con utenti del mare.
Idealmente uno spot professionale NON prevede la presenza di bagnanti sulla spiaggia. La nostra area infatti non consente la sosta per i bagnanti.
Q: [Leggende metropolitane] "Ci vuole una forza bestiale per fare kite?"
A: No, quella può aiutare solo a correggere gli errori semmai ma basta non farli per non averne mai bisogno. E' un gioco di tecnica e chiunque può fare qualunque cosa.
Q: [Tecnica] "Ma se cade il kite in acqua... poi riparte?"
A: Dipende dalle situazioni. Il 99% delle volte è oramai quasi banale far ripartire il kite dall'acqua. In ogni caso ti insegneremo le tecniche per fronteggiare anche quell'1% di casistica non favorevole in modo che la tua sicurezza non sia mai lasciata al caso e tu possa divertirti in autonomia.
Q: [Tecnica] "Posso far kite da solo?"
A: Nì: In linea teorica si, ma in pratica, mai uscire in mare da soli, il mare merita rispetto.
Le tecniche di decollo ed atterraggio in solitaria dovrebbero servire esclusivamente per fronteggiare situazioni di emergenza.
Q: [Curiosità] "Ho visto un video su Youtube (/internet) di un tizio che viene sollevato a 30m (/40/50/100m) con il proprio kite! Può succedere anche a me?"
A: No, tanto più che il tizio (/Eric per gli amici) è stato vittima dell'azione di un cumulonembo (particolare nube) ed usava un vecchio kite "C" del 2004. I kite moderni come quelli che usiamo per fare scuola, non corrono questo rischio e qui i cumulonembi sono del tutto rari e non faremmo mai lezione se ci fossero anche solo all'orizzonte, e ti insegneremo facilmente a riconoscerli.
Q: [Curiosità] "Un mio amico è bravissimo e fortissimo, salta dall'acqua ed atterra in spiaggia togliendosi la tavola... ci riuscirò anche io?"
A: No, si spera tu sarai più intelligente. La didattica IKO tiene a mente la propria e soprattutto l'altrui sicurezza: per noi e per te è tutto quello che deve interessare prioritariamente. La spiaggia, perciò, è un luogo di transito da usarsi per il minor tempo possibile per entrare in mare e rientrare a terra.
In particolare non è un palcoscenico ed ogni uso da "fenomeno" è solo uno stupido rischio per la collettività.
Q: [Tecnica] "Ma è vero che si può usare il kite anche sulla neve?"
A: Si, certo. Si chiama snowkite è molto di moda in diversi paesi ed ora, finalmente, anche in Italia. Le tecniche sono analoghe al kitesurf, con i pochi dovuti distinguo del caso e la maggiore attenzione che l'uso di un kite fuori dall'acqua comporta. Un corso come il nostro insegna il 90% delle tecniche che poi ritrovi tutte nella pratica sulla neve.
Q: [Tecnica] "La muta la fornite voi? è necessaria? come mi regolo?"
A: La scuola fornisce tutto il necessario, è ovvio che se hai una tua muta personale sarà certamente meglio usare quella.
Se ne vuoi comprare una, a parte i mesi estivi, considerato che per i primi tempi si passa più tempo dentro che fuori l'acqua, consigliamo una muta lunga. Come spessore dai 4/3mm (4 sul petto e 3 sulle gambe/braccia) o una 5/3 nei mesi più rigidi.
Sarà molto utile una licra lunga e/o manica corta da aggiungere o togliere ed adattare così meglio la protezione alla temperatura della giornata.
Q: [Tecnica] "Porto crema, olio, occhiali, lucidalabbra [...]?"
A: Consigliamo massima protezione al sole, soprattutto a chi non è abituato. Occorre tenere presente che abbondare in protezione è una buona idea. Infatti in acqua, generalmente, il fattore di protezione diminuisce e l'effetto "mirror" dell'acqua ne amplifica gli effetti sulla pelle. Quello che è necessario EVITARE sono cosmetici/protezioni a base troppo oleosa. Avere le mani anche appena scivolose è un pericolo che va evitato perché il controllo del kite e soprattutto l'attivazione dei sistemi di sicurezza richiedono una presa salda.
Oli e creme, poi tendono a rimanere sulle barre, in genere rivestite di qualcosa di simile allo scamosciato, per capirci, e ne compromettono le doti di grip necessarie.
Circa gli occhiali, se ne raccomanda l'uso per avere sempre una visione quanto più nitida possibile durante il pilotaggio e non rischiare di subìre l'abbagliamento del sole. Tutto il resto è a discrezione del praticante, ma la regola è "meno orpelli e sonagli si hanno meglio è!"
Q: [Tecnica] "E' necessario lavare sempre l'attrezzatura con acqua dolce dopo ogni uso?"
A: Occorre una distinzione:
per la muta e gli indumenti (boxer, lycra, cappuccio, calzari, guanti), ovviamente vanno sciacquati fatti asciugare all'aria aperta, preferibilmente in posizione orizzontale e NON direttamente al sole.
Circa ali e linee: No. Non vi sono indicazioni che riportino danneggiamenti al ripstop (materiale con cui vengono fabbricati i kite) o al dyneema (le linee) da sale/salsedine. Quindi, a meno di grossi depositi di salsedine, che potrebbero comprometterne l'elasticità, non conviene lavare l'attrezzatura a fine sessione/giornata ma piuttosto ogni 15gg/mese.
Anzi, il lavaggio con acqua dolce, è controindicato se non si ha la possibilità di asciugare completamente la propria attrezzatura. Infatti lasciare umida l'ala, per esempio, innesca formazioni micotiche, di muffe e batteriche che invece vengono contrastate dal sale dell'acqua marina.
Per Barra, Leash e tavola: Consigliata una detersione periodica al fine di non far nascere incrostazioni nei meccanismi di sgancio/molle/moschettoni/QuickRelease. Particolare cura andrebbe poi dedicata al QuickRelease di leash e CL. Ogni tanto attivateli sotto l'acqua dolce, liberateli da ogni sedimento di sabbia o salsedine, eventualmente agire con un leggerissimo intervento di grasso spray al silicone per parti meccaniche (plastica/metallo) più soggette a frizione: girelle, carrucole, ingranaggi Chickenloop/leash.
Nel caso si usi l'attrezzatura in lago, assicurarsi sempre di farla asciugare completamente prima del rimessaggio.
Per questi motivi si raccomanda l'eventuale lavaggio di tutta l'attrezzatura con acqua dolce solo ed esclusivamente la mattina, sapendo di poter far asciugare tutto durante una giornata non umida ed all'aria aperta.
Q: [Tecnica] "E' vero che occorre iniziare con tavole lunghe almeno 1,60m? E che devo cercarne una simile per il primo anno di kite?"
A: No. La tecnologia nei materiali di questo sport ha permesso di fare progressi notevoli in questa direzione. Chi vi dice qualcosa del genere viene da retaggi culturali *antichi*.
Le moderne tavole, dal 132cm ai 145cm, di opportuna larghezza più che lunghezza, si prestano all'utilizzo da parte del principiante come dell'intermedio e sono oramai da considerarsi per ogni livello come all-round.
Con le velocità a cui si progredisce oggi, avere una tavola che agevola la partenza le prime 3-4 uscite non giustifica poi l'essere penalizzato nei miglioramenti con una tavola di vecchia concezione.
Le scuole utilizzano e solo per agevolare la partenza tavole di dimensione maggiore che servono quindi solo per questo scopo didattico.
La produzione moderna, fatta eccezione per le tavole specifiche per surfare sulle onde, infatti non contempla più tavole più lunghe di 150 se non per particolari soggetti/peso e per fronteggiare particolari condizioni di vento leggero.
Il 90% infatti della tavole moderne rispecchia la considerazione che una misura intorno a 135/145 X 40/43 soddisfi la maggior parte degli utenti che abbiano già effettuato qualche partenza.
Q: "Ma tenere il kite con le braccia sembra impossibile per me..."
A: Potrebbe essere alla lunga per chiunque. Per questo si usa un "trapezio": un'imbragatura che consente di scaricare la trazione del kite sul corpo del rider all'altezza dell'ombelico circa.
Esistono due tipi di trapezi: "a fascia" o "seduta" (come un grosso cinturone) ed "a seduta" con delle cinghie cosciali che ne vincolano la posizione e gli spostamenti verticali. Il principiante, generalmente, userà il trapezio a seduta.
Q: "Posso fare kite a Reggio Calabria tutto l'anno?"
A: Pare incredibile, ma si. Salvo qualche settimana la temperatura non scende quasi mai sotto i 13° di giorno e l'acqua mai sotto i 13/14° tutto l'anno.
Consentendo di praticare lo sport con continuità laddove le temperature nazionali siano bel oltre il "sottozero" ;)
Q: "Posso venire a fare kite a Reggio Calabria giusto per un weekend? Mi organizzate tutto voi?"
A: Si. Pensiamo a tutto noi. Contattaci o contattateci, dateci una data e soddisferemo la vostra voglia di riprendere a fare kite in ogni periodo dell'anno.
Gli alloggi convenzionati sono adiacenti lo spot di riferimento e dotati di tutti i confort!
Circa il vento: mediamente è quasi sempre oltre i 16 nodi e le previsioni a 2-3gg sono quasi "certe".
In caso di mancanza totale di vento pagherete la metà dell'alloggio!
Q: "Ok, ma come si arriva a Reggio Calabria?"
A: Aereo, auto, treno, nave, traghetto! Basta dare un'occhiata alla sezione contatti qui.
Scrivici segnalando la tua Domanda/Query! ;)